Basi di data journalism: FOIA, analisi, elaborazione e visualizzazione dei dati
Corso di aggiornamento professionale per Giornalisti in modalità e-learning
prodotto da JUSWEB
Accreditato dal CNOG per 8 CF
Dal 15 settembre 2016 al 31 dicembre 2018
Presentazione
Tra il 1403 e il 1503, nel primo secolo di storia della stampa, in tutto il mondo sono stati stampati complessivamente 8 milioni di libri: più di quanti codici manoscritti siano stati prodotti nei secoli fino ad allora.
Nel corso del 2013 sono stati prodotti 1.200 exabyte di informazioni. Se li mettessimo dentro a chiavette USB da 8 Mb, ne servirebbero 150 miliardi per contenerli. Inoltre, il 98% di quell’informazione è digitale. Il che significa che può essere manipolata, analizzata, usata per scopi tra i più disparati. Compreso il giornalismo.
Il Data Driven Journalism, o giornalismo basato sui dati, affonda le proprie radici nel giornalismo di precisione teorizzato e praticato da Philip Meyer fin dagli anni Sessanta, passa per il Computer Assisted Reporting che negli anni Ottanta giornalisti come il Pulitzer Steve Doig e con la diffusione dell’accesso a Internet e la digitalizzazione dei mezzi di comunicazione diventa parte integrante del panorama giornalistico negli anni 2000.
Il corso di base di Data journalism vuole fornire una panoramica storica e metodologica di questa nuova pratica giornalistica e, allo stesso tempo, fornire i fondamenti dell’utilizzo degli strumenti che compongono la cassetta degli attrezzi del data journalist: fogli di calcolo per il trattamento dei dati e tool di visualizzazione, senza trascurare una analisi, sia pure sommaria, della normativa sulla libertà di accesso all’informazione pubblica (FOIA, Freedom of Information Act), da poco adottata con il decreto legislativo del 25 maggio 2016, n. 97, per consentire al giornalista di esercitare l’accesso ai dati, consapevole dei suoi diritti, dei limiti e degli obblighi in capo alla Pubblica amministrazione.
Programma
Matteo Gnes, Università di Urbino Carlo Bo
Modulo 1 – Il diritto d’accesso, parte 1
Principi generali – i principi di trasparenza e di pubblicità – il diritto d’accesso nell’ordinamento europeo (cenno) – le origini del principio e la legge n. 241/1990 – la seconda e la terza generazione dei diritti di accesso – i diversi tipi di accesso: a) l’accesso ai documenti amministrativi nella legge sul procedimento amministrativo; b) trasparenza ed accesso civico.
Modulo 2 – Il diritto d’accesso, parte 2
Procedimento e limiti – a) l’accesso ai documenti amministrativi nella legge sul procedimento amministrativo: – ambito di applicazione – soggetti interessati e controinteressati – oggetto – soggetti passivi – procedimento – limiti all’accesso. b) trasparenza ed accesso civico: – ambito soggettivo ed oggettivo di applicazione – gli obblighi di pubblicazione – limiti – procedimento.
Marco Boscolo, giornalista, caporedattore di Datajournalism.it
Modulo 3 – Quando nasce il data journalism: una breve storia del giornalismo basato sui dati fino all’approdo nelle redazioni italiane per capire di cosa stiamo parlando
Modulo 4 – Perché fare data journalism? Che cosa lo differenzia dalla pratica del giornalismo a cui siamo abituati?
Modulo 5 – Analizzare ed elaborare dati: il foglio di calcolo come miglior amico del giornalista che vuole analizzare dati
Modulo 6 – Fare ricerche e mettere in ordine i dati dentro a un foglio di calcolo: gli strumenti di ricerca e ordinamento, i filtri e i problemi di formato
Modulo 7 – Le visualizzazioni, parte 1
Panoramica degli strumenti a disposizione gratuitamente online, realizzare un grafico interattivo da pubblicare online.
Modulo 8 – Le visualizzazioni, parte 2
I principali tipi di grafico a disposizione e alcuni errori tipici di visualizzazione.